Cosa c’è di più divertente dell’allegria irriverente della pop art? Una corrente artistica che nei decenni è comparsa e scomparsa di continuo dalle tendenze in ogni campo, dalla moda all’interior design.
Dopo un 2020 austero e pieno di rinunce, la voglia di libertà e gioco è arrivata anche nel campo wedding, e noi ve la proponiamo in questa veste super colorata e scintillante per celebrare un amore same sex!
CONCEPT
Palle da discoteca, glitter ovunque, colori fluo e una coppia di anime gemelle pronte a dirsi sì. Gli ingredienti per un insolito matrimonio pop e FUNKY ci sono davvero tutti! Una fabbrica dismessa diventa scenografia perfetta per questa ispirazione wedding super divertente, in cui ogni dettaglio è pensato per intrattenere e stupire.
STATIONERY
Se le parole d’ordine sono “follia” e “colore”, non potevo non inserire dettagli davvero pazzi a partire dall’invito! Dentro una busta fucsia acceso chiusa con un adesivo tondo, troviamo infatti un pattern leopardato (che viene ripreso in alcuni anturium!) e un gioco di forme geometriche e color block…
Le idee più originali? La mappa della location con le informazioni per gli ospiti fatta a poster e chiusa come un origami a forma di girandola, i porta coriandoli come scatole per popcorn e il menù su ogni piatto sotto forma di qr code!
Se anche voi sognate un matrimonio pop e insolito, affidarsi a una squadra che ha già immaginato scenografie originali e dettagli unici è il modo per essere certi di ottenere un risultato di pari impatto visivo!
featured on Green Wedding Shoes
photography: Rossella Putino Photographer
venue name: Abandoned ceramic factory, Milano, Lombardy, Italy
event design & planning: Chechic! Weddings
florals: Elena Fiori
wedding dress: Maura Brandino
bride’s ring: Machia Creazioni
hair stylist: Ivan Tagliani
makeup artist: Silvia Faverzani
videography: Studio Putino
paper goods: Bee in Love
cake: Le Torte di Giada
rentals: Integrarent
specialty rentals: Livellara (plates)
lights & music: Deejay Choice
officiant: Cerimonie Laiche
models: Giulia Alberti and Nicole Quarantini